28 Lug '17

Marina

Marina Galatioto scrittrice e giornalista collabora con le maggiori riviste di narrativa femminile. Ha lavorato per settimanali e quotidiani nazionali. Blogger e BM scrive e gestisce molti blog online. Sue opere si trovano in vendita su Amazon e nei migliori store online.

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Compiti delle vacanze con papà e mamma

compiti delle vacanze

I compiti delle vacanze sono un incubo per i piccoli alunni e molto spesso anche per i genitori. Ecco alcune idee e suggerimenti per farli pesare di meno.

Come prima cosa i compiti delle vacanze, so che non piace sentirlo dire, ma servono. Se non si allena la mente per tre mesi quando si ritorna a scuola ci si è dimenticati gran parte di ciò che si è studiato.

La cosa importante però è che i compiti da fare siano assegnati nella giusta quantità. Ci sono insegnanti che esagerano con l’idea di fare il bene degli alunni, ma che in realtà li caricano troppo facendo loro odiare la scuola.

L’Equilibrio

Sì, è proprio l’equilibro ciò che è davvero importante. Né troppo, né troppo poco. Insomma il giusto. Con la giusta quantità di compiti durante l’estate si può fare vacanza, si ripassa, si colmano le lacune.

Quindi come gestire i Compiti delle Vacanze?

Dato che è il bambino che li deve fare la cosa migliore, a mio parere, sarebbe chiedere a lui in quale modo vorrebbe fare. Come prima cosa, chiedendoglielo e fissando dei momenti, non solo si fa ordine nella sua giornata, ma lo si responsabilizza anche.

Preferisce fare qualche pagina ogni giorno? Oppure dedicarsi una giornata a settimana per più ore?

Suggerimenti

Alternate le materie in modo che si portino avanti in tutte e fate in modo che cominci da quella che gli piace meno, così prima se ne libererà! È un sistema che funziona.

Altra cosa che funziona è far fare loro i compiti in cucina, oppure in salotto, accanto al papà o alla mamma. Questo non significa che dovete fare voi i compiti, ma semplicemente che siete lì in caso di bisogno e poi, diciamocelo, se già non piacciono, farli nella solitudine della propria cameretta può essere peggio.

E anche molto dispersivo. Se si distrae non ve ne accorgete nemmeno.

Per le scuole “elementari” di sicuro è il metodo migliore.

Con gli alunni delle “medie” si può anche fare diversamente, ma dipende soprattutto dallo studente. È in grado di gestirsi da solo? O da sola?

Le medie per i miei figli sono stati gli anni peggiori. Sarà che non trovavano nello studio delle motivazioni, sarà forse dipeso dalla difficoltà di imparare, dalle lacune o dagli insegnanti, fatto sta che dovevamo continuamente controllarli e spingerli a fare i compiti.

Ricordo ancora una delle insegnanti di mio figlio maggiore. Pensava fosse giusto fare il “carabiniere” fino a che i ragazzi fossero maggiorenni perchè “da soli non se la sanno cavare”.

Idea che non condivido molto. Ad ogni modo grazie al cielo alle superiori le cose sono cambiate.

Ad ogni modo, tra papà e mamma vi potete suddividere il “lavoro” in modo che non pesi sulle spalle di nessuno aiutare i figli a studiare e a fare i compiti. E ricordate che passare il tempo insieme, anche solo a fare i compiti, può essere davvero bello per i vostri figli.

Io ricordo ancora quando mio padre mi aiutava a ripassare le tabelline. Lui lavorava tantissimo, anche il sabato e la domenica, e quelle ore di studio erano un modo per stare insieme.

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Se poi vuoi aiutarli meglio a ripassare, o studiare, ti suggerisco un libro semplice e divertente. Per scoprine di più clicca su questo link.

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