6 Mar '16

Marina

Marina Galatioto scrittrice e giornalista collabora con le maggiori riviste di narrativa femminile. Ha lavorato per settimanali e quotidiani nazionali. Blogger e BM scrive e gestisce molti blog online. Sue opere si trovano in vendita su Amazon e nei migliori store online.

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Omicidio Stradale, fino a 12 anni di carcere

Omicidio stradale

Omicidio stradale

Il Senato ha approvato la Legge: l’omicidio stradale, se commesso sotto l’effetto di droghe, alcol o sostanze psicotrope è punito con un massimo di dodici anni di carcere. Ecco tutte le info.

Finalmente è legge anche nel nostro paese. Con centoquarantanove voti favorevoli è stata approvata la Legge che stabilisce la pena fino a dodici anni di carcere per chi, guidando in stato di ebbrezza, o sotto l’effetto di alcolici e sostanze psicotrope commette un omicidio stradale.

La pena massima di dodici anni sarà data a chi, oltre a guidare sotto l’influsso di queste sostanze, verrà trovato privo di patente oppure a chi scappa senza prestare soccorso.

Forse questo non aiuta a PREVENIRE gli incidenti, cioè a ridurre il numero di persone che si mettono alla guida dopo aver bevuto o essersi drogati, ma spero che almeno qualcuno ci pensi di più prima di mettersi al volante.

Una persona che beve o si droga non ha certo i riflessi e la lucidità necessarie per mettersi alla guida di un mezzo. Se vuole continuare in tali comportamenti, il minimo che potrebbe fare, sarebbe evitare di guidare facendosi, ad esempio, accompagnare a casa.

Provvedimento sull’Omicidio Stradale

Il provvedimento si propone proprio di fungere da deterrente per chi non ha il minimo scrupolo a guidare dopo essersi drogato o ubriacato. Bisognerà vedere se queste persone vedranno nella Legge un incentivo a non farlo.

Di solito chi ha quel genere di comportamenti non bada molto alle conseguenze, ma cerchiamo di essere positivi e speriamo che funzioni.

Non è certo consolatorio, per chi perde qualcuno a causa di un ubriaco o un drogato, sapere che andrà in galere per dodici anni, ma almeno ci sarà un minimo di giustizia.

Difatti  familiari delle vittime della strada non cercano una condanna come compensazione, bensì come la ricerca della giusta condanna per chi ha leso il più importante diritto umano, quello alla vita.

Nel 2013 le morti sulla strada sono state 3400, i dati rivelano che, solo nella prima metà del 2015 sono arrivate a 1596 e oltre la metà erano giovani e giovanissimi, falciati sulle strisce pedonali a piedi, in bicicletta o in motorino.

La pena non potrà mai essere inferiore a cinque anni.

Tu che ne pensi? Sei d’accordo? Qualche giorno fa ho intervistato un uomo di trentacinque anni che ha fatto uso di alcolici in modo smodato per tantissimi anni della sua vita, poi però ha seguito un programma e ha smesso.

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Se vuoi leggere l’intervista la trovi a questo link.

 

photo credits | brixtonbuzz

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Marina Galatioto scrittrice e giornalista collabora con le maggiori riviste di narrativa femminile. Ha lavorato per settimanali e quotidiani nazionali. Blogger e BM scrive e gestisce molti blog online. Sue opere si trovano in vendita su Amazon e nei migliori store online.

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