Ho paura di rimanere solo, come reagire

Ho paura di rimanere solo

Sembra banale, ma è una frase ricorrente, o meglio, un pensiero. Da dove viene? E cosa fare per sentirsi meglio? Alcuni suggerimenti per capirsi meglio.

La paura di rimanere solo, ve lo posso assicurare, non è una prerogativa maschile, anzi. Le paure accomunano moltissime persone, indipendentemente da sesso, età e condizione sociale, e la maggior parte delle volte hanno fondamenti profondi.

Cercare di analizzarne la provenienza sarebbe bello, ma difficile da fare da soli e pescare in un mare di ricordi, o nel passato, alla ricerca del “perchè” non può che causare grandi turbamenti e confusione.

Affrontare le paure

Ai miei figli, fin da quando erano piccoli ho sempre cercato di far capire che le paure vanno affrontate.. poco a poco. Aver paura di rimanere soli è legittimo, soprattutto se si è abituati a vivere in coppia o con la famiglia. È il cambiamento che spaventa di più, l’idea di dover ricominciare da capo senza nessuno accanto, di doversi occupare di cose che prima non si erano mai fatte.

Ma se cerchiamo di ricordare che le paure sono per lo più irrazionali e cerchiamo di affrontarle un po’ alla volta ci sentiremo meglio. Vorrei potervi dare la mia parola, perchè l’ho visto succedere, ma non servirebbe.

Ogni persona, deve sperimentare da sola. Che glielo dica qualcun altro non serve, non ci crederebbe, difatti un filosofo americano sostiene che “è vero ciò che è vero per te“. E se perdi quello hai perso tutto.

Ho paura di rimanere solo, vediamo cosa fare

Come prima cosa cerca un modo per rilassarti e scaricare turbamento e stress. Potrebbe essere un’idea andare in palestra oppure impegnarsi in un’attività fisica come la corsa o in uno sport.

Se il periodo peggiore in cui ti vengono questi pensieri è la sera trova delle alternative al rimanere solo a rimuginare. Iscriviti per esempio a dei corsi su argomenti che ti piacciono e ti hanno sempre incuriosito. oltre ad essere un modo per imparare cose nuove che potrebbero tornarti utili anche professionalmente sono un ottimo modo per fare nuove amicizie grazie ad interessi comuni.

Evita come la peste gli amici che non fanno che deprimersi e che deprimo gli altri. Non si tratta di cattiveria, ma di sopravvivenza. Avere accanto qualcuno pessimista che ti fa vedere solo il lato negativo, scuro e cupo della vita non aiuta.

NON rimuginare!! sul passato, su ciò che è andato perduto o non hai mai avuto. Piuttosto cerca di godere del presente e di pensare al futuro intendendolo pieno di opportunità che troverai sul cammino.

E soprattutto… non cercare “sostituti” facili. Cosa intendo? Spesso per non rimanere soli si accetta di vivere relazioni che non ci fanno bene, malate o dolorose. Solo perchè sono meglio di niente.

Lo dico per esperienza!

Una relazione di questo tipo impedisce di trovare di meglio perchè si continua a viverla non capendo che impegna mente e cuore inutilmente.

Sai che c’è il detto “meglio soli che male accompagnati“? Purtroppo è vero.

Bisognerebbe vedere la solitudine come un’opportunità di potersi dedicare a se stessi mentre si cresce spiritualmente e moralmente. Ci si può dedicare a tante attività fino a che arriverà la persona giusta, quella che ci regalerà gioia e felicità.

Ognuno di noi merita di essere felice, da solo o in compagnia, non sarebbe giusto accontentarsi di meno.

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photo credits | lockergnome