Debito pubblico italiano, siamo i meno indebitati
Il debito pubblico italiano è il meno peggio d’Europa. Sembra assurdo affermarlo quando, se ci guardiamo attorno, vediamo solo mancanza di lavoro, difficoltà familiari, impossibilità di avere un tenore di vita come prima, o almeno decente.
Tantissime le famiglie che non arrivano a fine mese e persone che, in difficoltà e ristrettezza, arrivano a dover rinunciare alla casa o all’azienda.
Ma secondo il rapporto OCSE gli italiani sono i meno indebitati d’Europa anche se con la crisi e la recessione la differenza tra poveri e ricchi si fa maggiore e praticamente incolmabile.
In una relazione di oltre trecento pagine l’istituto analizza la situazione del mondo arrivando alla conclusione che, il divario, tra poveri e ricchi è il più alto degli ultimi trent’anni.
Lavoro
Se si parla di lavoro, in generale sono le donne e i giovani (ragazzi) ad avere impieghi non standard specialmente in paesi quali Lussemburgo, Austria, Svizzera, percentuale che sale in Germania, Francia, Belgio.
Non standard non significa per forza negativo, ma solo che è impiegato part time.
Dallo studio effettuato risulta che le famiglie italiane sono quelle meno indebitate di tutte. Arriviamo ad indebitamenti che arrivano al 25,2% contro quello del 47,4% dei tedeschi e del 46,8 dei francesi.
Stanno peggio gli inglesi, indebitati fino al 50,3%.
Tutto sommato dovremmo esserne felici, ma se ci guardiamo in tasca, non è che vedere gli altri stare peggio di noi aiuti poi così tanto, o sbaglio?
Qualcuno inizia a parlare di leggera ripresa, anche se la ricchezza degli anni prima della crisi sembra essersi volatilizzata.
C’è anche chi sostiene che prima si spendeva troppo e in maniera del tutto smisurata e che adesso ci si è ridimensionati a favore di una vita più equilibrata e spese meno esagerate per cose del tutto inutili.
Stiamo parlando di consumismo e di materialismo, caratteristici della società moderna, voi che ne pensate?
MondoUomo è anche su Facebook e Google+. Seguici! E regalaci i tuoi like. Anche su Twitter e Instagram.